Nel 1797, il comandante in capo dell'esercito napoleonico, il generale francese Sextius Alexandre François de Miollis, ordinò la soppressione e lo smantellamento immediati dei cimiteri cittadini presenti in città.
Il nuovo cimitero venne realizzato in tempi rapidi presso il Borgo Angeli, ma necessitando di continui ampliamenti presentò per diverso tempo un aspetto incompiuto e poco decoroso; soltanto nel 1904, l'architetto Ernesto Pirovano fu incaricato a realizzare ulteriori ampliamenti oltre alla costruzione della nuova facciata del cimitero, vincendo inoltre il premio Reale di Architettura all'Esposizione internazionale di Milano nel 1906. Il progetto prevedeva la realizzazione di una struttura monumentale, con gallerie, cappelle e gradinate, decorate secondo l'imperante e prezioso gusto Liberty; questi lavori di ampliamento iniziarono nel 1919.
Nel 1928 vennero realizzate alcune campate delle gallerie di ponente, perciò fu necessario apportare delle modifiche che si rivelarono eccessivamente impegnative ed economicamente onerose per la città. Di conseguenza, il nuovo progetto perse la precedente grandiosità ma acquisì il pregio di una severa e solenne semplicità; i lavori furono ripresi nel 1937 e si conclusero l'anno successivo.